VIA DA SALUGGIA,  PER SEMPRE!

 

I materiali radioattivi ospitati nella Piscina Eurex hanno contaminato la falda di Saluggia:

ora devono andare via da Saluggia subito, senza se e senza ma, e non tornarci mai più!

 

Legambiente e Pro Natura hanno appreso dalle Organizzazioni Sindacali che i materiali radioattivi contenuti nella Piscina Eurex e che hanno determinato una contaminazione della falda d'acqua che già tre mesi fa era arrivata alla profondità di sette metri, dopo essere stati finalmente rimossi dalla Piscina e caricati sui camion, saranno ri-depositati a Saluggia, nel deposito "Avogadro" di proprietà di una Società privata a responsabilità limitata.

 

Siamo convinti che il deposito Avogadro non abbia i necessari requisiti di sicurezza: è un vecchio impianto riadattato, e per giunta è di proprietà privata. 

 

Non possiamo dimenticare di averlo visto incendiato e più volte allagato.

 

Non possiamo ancora una volta fare finta che, solo un chilometro più a valle, non ci siano i pozzi dell'Acquedotto del Monferrato, che serve oltre cento Comuni.

 

Non possiamo non sapere che intorno al Deposito Avogadro lavorano ogni giorno 1.700 persone.

 

Questi materiali radioattivi, attualmente contenuti nella piscina Eurex, non sono nati a Saluggia: a suo tempo è stato un grave errore trasferirli qui, in un'area così pericolosa. 

 

Ciononostante Saluggia li ha ospitati per trent'anni correndo gravi rischi, e ne ha ricevuto in cambio la contaminazione della propria falda acquifera: sì perchè la falda contaminata è quella che appartiene a Saluggia, non alla Sogin!

 

Adesso che verranno finalmente rimossi dalla Piscina che perde e caricati sui camion, sarebbe pazzesco se fossero ri-depositati a Saluggia, per ricominciare la storia da capo. Per Saluggia e per l'ambiente sarebbe un vero affronto!

 

Adesso devono andare in qualche altro deposito che abbia almeno i necessari requisiti di sicurezza. 

 

Lo trovino la Sogin ed il Generale Jean il deposito adatto, e in fretta, dato che erano a conoscenza del problema da oltre due anni:  di sicuro non l'Avogadro e non a Saluggia!

 

Legambiente e Pro Natura si opporranno con ogni mezzo a questa ennesima vessazione (Vedere la nota riportata nel seguito)

 

Le scorie radioattive che hanno contaminato la falda di Saluggia devono andare subito via da qui, senza se e senza ma, e non tornarci mai più!

 

Saluggia, 14 novembre 2006

 

Gian Piero Godio

Legambiente Vercelli

Pro Natura Saluggia    

NOTA

 

Le Associazioni Legambiente e Pro Natura, in data 10 dicembre 2006, hanno inviato:

 

al Presidente di Sogin SpA,

al Commissario delegato per la sicurezza dei materiali nucleari,

al Commissario straordinario dell’APAT,

 

nonché, per conoscenza,

 

alla IAEA International Atomic Energy Agency,

al Ministro per lo Sviluppo economico

e al Ministro per l’Ambiente

 

una formale diffida a non autorizzare il trasferimento di ulteriore combustibile nucleare irraggiato nel deposito di Avogadro srl nel territorio del Comune di Saluggia.

 

Infatti, a nostro parere,  Il deposito “Avogadro” non risulta oggi autorizzabile a ricevere nuovo combustibile nucleare irraggiato, sia a causa del fatto che la sua struttura non è stata progettata per assolvere a tale compito soddisfacendo a tutti requisiti di sicurezza attualmente vigenti, sia a causa della sua vetustà e del conseguente stato non ottimale di conservazione.

 

L’inidoneità formale e sostanziale dell’”Avogadro” di Saluggia  a ricevere nuovo combustibile nucleare è anche evidenziata dal mancato rinnovo della licenza di esercizio dopo l’anno 1995, con una proroga della stessa al solo scopo di procedere all’allontanamento del combustibile nucleare giacente.

 

Inoltre, il 9 maggio 2006, è entrata in vigore in Italia  la Convenzione internazionale per la sicurezza del combustibile nucleare, rispetto alla quale la stessa Autorità di controllo APAT, per il Deposito nucleare “Avogadro”, ha evidenziato l’esistenza di elementi di non completa rispondenza alle prescrizioni.