SALUGGIA
la manifestazione si terrà martedì 24 gennaio,
alle ore 19.00, nella piazza del Municipio,
per chiedere al Consiglio Comunale
di escludere dalla Variante i nuovi depositi
nucleari.
Anziché adeguarsi
agli ordini del Generale Jean
ed approvare la Variante
che permette a Sogin
di fare i depositi qui a Saluggia,
il Consiglio Comunale
dovrebbe chiedere
il ritiro dell’Ordinanza,
come ha già fatto la Regione,
e dovrebbe escludere dalla Variante
i
depositi nucleari.
Se verranno costruiti i
nuovi depositi,
i rifiuti radioattivi
non andranno mai più
via da Saluggia
EMERGENZA
SALUGGIA:
NUOVI
DEPOSITI NUCLEARI
IN
UN'AREA A RISCHIO ELEVATISSIMO
Nell'area nucleare di Saluggia
(VC) è collocata la maggiore quantità
di rifiuti radioattivi di tutt'Italia, quasi l'ottanta per cento, per colpa di
scelte incaute fatte trenta-quaranta anni fa!
Infatti gli impianti nucleari sono
situati a poche decine di metri dal fiume Dora Baltea (il più grande affluente
del PO), su un terreno ghiaioso ed estremamente permeabile, a valle del quale,
ad una distanza di meno di due chilometri, si trovano i pozzi dell'Acquedotto
del Monferrato, uno dei più estesi d'Italia, che serve oltre cento Comuni.
La situazione è andata avanti così fino
ad oggi, un po' per lo scarso senso di responsabilità delle Istituzioni, un po'
per il fatto che la maggior quantità di questi rifiuti è in forma liquida, e
questo comporterebbe un notevole rischio nel trasporto.
Recentemente si è saputo che, come i
cittadini e le associazioni ambientaliste chiedevano da ormai vent'anni, i
liquidi radioattivi verranno solidificati, ad iniziare dal 2009, e tutti
confidavano nel fatto che, una volta divenuti solidi, sarebbero poi stati
immediatamente trasportati nel Deposito nazionale, che la legge numero 368 del
2003 prevede venga realizzato e
completato entro il 2008.
Invece, da un lato, il Governo non ha
finora voluto far nulla per il Deposito nazionale (è già c'è un anno di ritardo
sui tempi previsti dalla legge 368),
dall'altro lato si è venuti a sapere in questi giorni che, invece di
pensare a fare il Deposito nazionale, ora verranno realizzati due nuovi grandi
depositi nucleari sempre nell'area di Saluggia, dove saranno collocati i
rifiuti solidificati, si dice "in via provvisoria".
A nostro parere, dato che Saluggia è il
luogo meno adatto per continuare a tenerci i rifiuti radioattivi, questi, appena solidificati, devono essere subito
portati al Deposito Nazionale, che può, e deve, essere realizzato in tempo,
come prevede la legge.
Realizzare invece nuovi depositi
nucleari sempre nell'area di Saluggia significa voler sadicamente consolidare,
chissà fino a quando, una situazione di
rischio assurdo, che potrebbe invece
essere eliminata.
Vi proponiamo pertanto di chiedere
tutti insieme che il Consiglio Comunale di Saluggia, nell'approvare la Variante
al Piano Regolatore, escluda i nuovi depositi nucleari, rifiutando di adeguarsi all'ordinanza immotivata e forse anche illegittima emessa
nello scorso mese di Dicembre dal Commissario Governativo Generale Carlo Jean
che vorrebbe imporre la realizzazione dei depositi anche in deroga al Piano
Regolatore del Comune.
Per impugnare legalmente l'ordinanza
del Generale Jean è anche allo studio un ricorso legale: si stanno raccogliendo
fondi per questo, e chi lo può fare è invitato a contribuire con una quota di
almeno cinque euro che può essere versata sul conto corrente postale
numero 22362107, intestato a Pro Natura
Torino ONLUS, Via Pastrengo 13, 10128 Torino,
con la causale "Saluggia".
La ricevuta del versamento postale consente anche la detrazione per
l'IRPEF.
Grazie per quello che potrete fare:
fino a che i rifiuti radioattivi staranno a Saluggia, in un luogo così
inidoneo, le conseguenze di un
incidente o di un atto terroristico sarebbero le più grandi che si possono immaginare
e riguarderebbero purtroppo tutti!
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DOPO
LA MANIFESTAZIONE DEL 24 GENNAIO 2006
Il giorno 23 febbraio 2006 abbiamo appreso che la Procura della Repubblica
di Vercelli sta procedendo ad indagini preliminari nei confronti di alcuni
Cittadini che hanno partecipato a questa manifestazione.
La Magistratura non potrà che constatare
il carattere totalmente nonviolento
dell’iniziativa.
A questi Cittadini vanno la solidarietà e l’aiuto
delle Associazioni ambientaliste.
Martedì 24 gennaio 2006
si è tenuta a Saluggia una grande e pacifica manifestazione per ribadire la
necessità di mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi liquidi dell’impianto
Eurex, per dire no alla costruzione a Saluggia di nuovi depositi per scorie
radioattive, e per chiedere il rispetto di una legge dello Stato, la 368/2003.
Più di 500 persone, fra
cui un centinaio di saluggesi, hanno sfilato ordinatamente e pacificamente per
le vie del paese senza creare nessun danno e senza fare atti vandalici, come
invece qualcuno sperava avvenisse.
Ad assistere al Consiglio
comunale, che si teneva nel palazzetto dello sport, sono state fatte entrare
solo un centinaio di persone, che hanno pazientemente ascoltato il sindaco che
illustrava le decisioni dell’Amministrazione comunale circa le osservazioni
popolari alla variante urbanistica che avrebbe consentito a Sogin di costruire
i nuovi depositi di scorie radioattive, e hanno ascoltato anche propri
rappresentanti che chiedevano modifiche alla variante stessa.
Proprio alla fine
dell’intervento di uno dei presentatori delle osservazioni, mentre il Consiglio
comunale era sospeso, alcune persone hanno superato le barriere che dividevano
il pubblico dai consiglieri e hanno manifestato a voce il proprio dissenso
perché nessuna delle centinaia di osservazioni presentate era stata accolta.
La discussione, a tratti
vivace, è andata avanti per una mezz’ora finché il sindaco e i consiglieri
hanno deciso di lasciare la sala, e dietro di loro tutto il pubblico.
NON
VI E’ STATA NESSUNA VIOLENZA NE’ ALCUNA AGGRESSIONE,
come
possono testimoniare tutti coloro che erano presenti, forze dell’ordine
comprese,
C’È
INVECE STATO UN INTERVENTO DI PERSONE
CHE
HANNO MANIFESTATO PACIFICAMENTE
PER
CHIEDERE IL RISPETTO DI UNA LEGGE DELLO STATO.
Desideriamo inoltre
precisare che, contrariamente a quanto dichiarato da alcuni amministratori e
riportato da alcuni organi di informazione, la mancata continuazione della
seduta del Consiglio comunale di Saluggia, che martedì 24 gennaio stava per
approvare la “variante Sogin” al piano regolatore, non rallenta affatto la
cosiddetta “messa in sicurezza” del sito nucleare saluggese.
Il trasferimento delle
scorie liquide ad alta attività nel Nuovo Parco Serbatoi, prevista da Sogin per
l’anno 2006, è infatti già stata autorizzata da mesi e non necessita di alcun
provvedimento da parte del Comune. Tale attività non subirà quindi alcun
rallentamento.
La variante che il
Consiglio comunale era in procinto di approvare martedì 24 gennaio riguardava
invece l’impianto di solidificazione “Cemex”, i nuovi depositi di stoccaggio
delle scorie e le altre opere connesse.
Dal momento che
l’impianto Cemex non ha ancora ottenuto né il via libera dell’APAT (autorità
nazionale di controllo), né la valutazione positiva sull’impatto ambientale da
parte dei competenti Ministeri, anche se la variante fosse stata approvata,
Sogin non avrebbe comunque potuto iniziare la costruzione di un impianto che –
vale la pena ricordarlo – inizierà l’attività non prima del 2009.
La
convocazione del Consiglio di martedì 24 gennaio era quindi esclusivamente
dettata dall’ordinanza del Generale Jean
del 13 dicembre – sulla cui emanazione era stato raggiunto un accordo tra lo
stesso Generale, il Prefetto ed il Sindaco – che fissava nel 31 gennaio 2006 il
termine per il rilascio del permesso di costruire da parte del Comune.
Tutti i “paladini della
democrazia formale” saltati fuori in questi giorni dovrebbero chiedersi:
·
lasciar trascorrere più di sei mesi
dall’adozione di un’importante variante al piano regolatore senza convocare
nemmeno un’assemblea pubblica e senza informare i cittadini sulle trattative
con Sogin e con il generale Jean sulle decisioni che si stanno prendendo... AIUTA
LA DEMOCRAZIA?
· indire
una seduta di Consiglio comunale sotto la “minaccia” di un’ordinanza
(concordata!) e dietro la promessa di un milione e mezzo di euro... AIUTA
LA DEMOCRAZIA?
· autorizzare
con una “variante parziale”, con procedura tutta interna al Comune, un
intervento che potrebbe avere effetti su più di cento altri Comuni e su almeno
quattro province piemontesi... AIUTA LA DEMOCRAZIA?
· respingere
sistematicamente le centinaia di osservazioni presentate da cittadini, partiti
e associazioni di mezzo Piemonte, non ritenendone meritevole di accoglimento
nemmeno una, esasperando così per ore le centinaia di persone accorse in una
serata gelida da Saluggia e da fuori ad assistere a una seduta del Consiglio
comunale... AIUTA LA DEMOCRAZIA?
· approvare
una variante al piano regolatore che consentirebbe di realizzare in un luogo
assolutamente non idoneo due nuovi depositi di scorie radioattive che
serviranno dal 2009, quando invece la legge
prevede che entro fine 2008
deve entrare in funzione – in un luogo che non può essere Saluggia – il
deposito nazionale definitivo... AIUTA LA DEMOCRAZIA?
La sera di martedì 24 gennaio, a Saluggia, la
democrazia ha perso.
Quando sono i generali a ordinare tempi e modi
dei provvedimenti, quando non si dà informazione, quando i cittadini sono
costretti a intervenire in questo modo – inusuale, certo, ma assolutamente non
violento – per far rispettare dalle Istituzioni una legge dello Stato, allora
davvero la democrazia ha perso.
Perché significa che i rappresentanti dei
cittadini, in quella sede, non li rappresentano più.
Ricordiamo infine che
abbiamo aperto una sottoscrizione popolare per impugnare l’ordinanza del
generale Jean – che riteniamo illegittima – al Tribunale amministrativo
regionale.
Ciò che non è passato per
via “ordinaria” non deve passare nemmeno per via straordinaria.
Chi lo può fare è pertanto invitato a
contribuire con una quota di almeno cinque euro che può essere versata sul
conto corrente postale numero
22 36 21 07
intestato a Pro Natura Torino ONLUS,
Via Pastrengo 13, 10128 Torino, con la
causale "Saluggia". La
ricevuta del versamento postale consente anche la detrazione per l'IRPEF.
LE SCORIE, DICE LA
LEGGE,
DEVONO ANDARE VIA DA
SALUGGIA AL PIÙ PRESTO.
Facciamo almeno
rispettare la legge!