Chiediamo a Sogin
Dopo la visita al sito nucleare
Eurex da parte dei Consiglieri comunali e dei componenti della Commissione
Nucleare di Saluggia, sono affiorati inquietanti interrogativi sulle sostanze
radioattive che sono lì depositate.
Come è noto, nel sito Eurex non
c’è mai stata una centrale nucleare, quindi tutti i materiali nucleari ed i
rifiuti radioattivi che vi si trovano
sono arrivati da altre parti.
Finora si sapeva degli elementi di combustibile irraggiati MTR, arrivati non si sa da dove, dei Candu, arrivati da Pickering in Canada, oltre che degli elementi delle
centrali nucleari di Latina, poi ripartiti verso Sellafield, e di Trino,
traslocati recentemente nel deposito Avogadro Srl.
Ma, durante la visita, si è
parlato anche di rifiuti portati in Eurex quando è avvenuta la tanto decantata
disattivazione di un altro impianto nucleare saluggese, l’IFEC, che pare sia
stato disattivato semplicemente spostando i rifiuti radioattivi nel sito Eurex,
come abbiamo trovato conferma nella pubblicazione ENEA “Saluggia research
center”, a pagina 7, nonché nel rapporto Sogin al Tavolo di Trasparenza del
17 luglio 2008, a pagina 9.
Oggi Sogin ha stabilito che questi
rifiuti andranno via da Eurex per essere trattati (non si sa dove), dopodiché è
previsto il ritorno in Eurex: il tutto scritto nero su bianco nel recentissimo
bando di gara pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale europea GU/S S238 del 06/12/2008.
L'appalto prevede, in modo esplicito, sia il “trasporto dei rifiuti
radioattivi presso gli impianti di trattamento/condizionamento del Fornitore”,
sia la “consegna dei manufatti finali presso Sogin Saluggia”.
In occasione della visita, si è
parlato anche di rifiuti radioattivi del reattore L54M del CESNEF dell’università
di Milano, che sarebbero stai portati qui in gran segreto negli anni passati
(1994?), e ne abbiamo trovato conferma nel rapporto APAT “Inventario
nazionale dei rifiuti radioattivi - Aggiornamento al 31 dicembre 2004” al
punto 4.20, a pagina 34.
Siamo di nuovo ridotti a doverci
basare sulle ipotesi e sui “si dice
che …”?
Allora viene anche da chiedersi:
·
i cinque (?) chilogrammi di Plutonio, ottenuti con il
riprocessamento, sono sempre in Eurex?
·
E i 7 kg (?) di Uranio 235 ad alto arricchimento, ottenuti
dal processo Eurex, di proprietà (?) del CISAM Centro Italiano Studi
Applicazioni Militari dell’Esercito?
·
E i rifiuti da parafulmini radioattivi? E i rifiuti dalla miniera di Uranio di
Traversella?
·
E quanto altro c’è ancora, di cui non si è mai avuto neppure
una indiscrezione?
Si era da tempo intuito che,
mentre i Cittadini si fidavano delle Istituzioni preposte, queste avevano
progressivamente trasformato l’Eurex nella pattumiera nucleare d’Italia. Ma, almeno ora, i Cittadini possono finalmente sapere provenienza, proprietà,
stato fisico, quantità e qualità di questa accozzaglia di sostanze radioattive
che essi si trovano ad ospitare sul proprio territorio, e non senza rischio?!
A nome dei Cittadini, chiedono
queste informazioni all’esercente Sogin le associazioni Legambiente e Pro Natura del Vercellese, le
quali, attraverso il proprio rappresentante nella Commissione nucleare di
Saluggia, hanno invitato l’Amministrazione comunale a fare altrettanto.
Legambiente
e Pro Natura del Vercellese